martedì 13 giugno 2017

Un weekend di caffè e follia con i Descendents


Erano 10 anni che non pogavo
Erano 10 anni che non stavo in prima fila ad un concerto
Erano 10 anni che non mi divertivo così tanto

Venerdì mattina, sono in ferie e non ho dormito per l'eccitazione... saltiamo sul Van-armato del Maggiore Lupo in direzione Lubiana... andiamo a vedere i Descendents! Dopo un accurato corso di bestemmie creative arriviamo in Slovenia e mi rendo subito conto che per la prima volta dopo tanti anni sto smaniando per andare al locale prima dell'apertura... mi dicono che ho la faccia intesita ma io non ci sento perchè non sto più nella pelle. Le porte si aprono e mi rendo conto che il Cvetličarna è semplicemente il locale ideale: conterrà al massimo 300 persone, c'è l'aria condizionata e i suoni sono ottimi. Dio quanto ho aspettato di vedere i Descendents in una situazione del genere! Sono in formissima, fanno pochissime pause e vanno avanti come treni. Milo indossa un'elegante fascetta per occhiali, i tappi per le orecchie e uno zaino porta bevande (NEVER DID A POPULAR THING!), Bill picchia come un fabbro, Karl muove le dita così velocemente da essere ipnotico e Stephen è semplicemente impeccabile. Qui potete farvi un'idea della scaletta o se preferite guardarvi il video intero del concerto. Vorrei scrivere qualche altro dettaglio ma neppure una tigre professionista è stata in grado di dire qualcosa di più di un "che belli i Descendents!".

Domenica, siamo tornati alla casa base... stasera si replica al CarroPonte di Sesto San Giovanni (Milano, si arriva in metropolitana per capirci). Non vedevo tanta presa bene dal Rock in Idro del 2005. Durante il concerto vedo gente abbracciarsi e piangere. Poco importa se il posto è strapieno e c'è un caldo delirante, non mi lamento neppure dei volumi non molto alti o del fatto che ad un certo punto qualcuno si è tolto la maglietta anche se ha superato i 30 anni... perchè scatta di nuovo il delirio come se fosse la prima volta. Scaletta quasi identica a quella di 2 giorni prima, ma a sto giro abbraccio tutti (ma davvero tutti!) gli amici con cui ho condiviso km e km per questa follia chiamata punk rock. Serata da incorniciare!

P.s.: Anche i Manges hanno spaccato (i lettori di Snafu lo ben sanno), ma non me ne vogliano gli spezzini se a sto giro sono distratto da cause di forza maggiore e spenda poche parole per loro. 

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