lunedì 29 febbraio 2016

Speciale Hellnation: Plakkaggio, Dalton, Klaxon e Gli Ultimi

Ho trascorso la licenzia natalizia a Roma e e ho approfittato per fare un salto all'Hellnation Recordstore e comprare qualcuna delle recenti uscite della loro etichetta, a cui va innanzitutto una nota di merito per i prezzi popolari: vinile e cd allegato per un onestissimo deca. Con colpevole pigrizia recensisco solo ora i tre acquisti in un'unica tornata.

2015

Nuovo lavoro per i Plakkaggio: il trio di Colleferro porta per il momento a compimento della ricerca di una fusione tra metal e street punk iniziato nei precedenti lavori. L'ossatura di "Ziggurath" affonda nell'Oi e nell'hardcore che portano la scelta dell'italiano, il canto gridato e i cori, la breve durata dei pezzi, completati dagli elementi heavy e black metal, tra assoli  e le melodie dissonanti e un buon numero di testi a tema storico o esoterico. Il mix regge e il risultato complessivo è interessante, mentre i brani colpiscono con intensità diverse. Tra i migliori la sorprendentemente positiva Missione Disagio e il manifesto  programmatico New Wave Of Back Heavy Metal Oi!. Menzione d'onore per I Nostri Anni, rivisitazione della quasi omonima degli 883 che sconfina nel genio.

2015
I Dalton sono il progetto di alcuni veterani della scena Oi! romana provenienti dai ranghi di Pinta Facile e Duap. Esordio in pompa magna con "Come Stai?", eccellente album di energico ed elegante punk. I ragazzi arricchiscono l'Oi! con un maggior respiro melodico e sortire in altri generi, che non ne smorzano il trasporto e anzi lo rendono ulteriormente dinamico. Il disco scorre liscio e le canzoni si fanno tutte apprezzare, con Beato Te, Caffè e Preti-Medicina-Lavoro Italia che mi hanno invitato a riascoltarle qualche volta in più. Ho apprezzato nei testi l'approccio riflessivo che lascia spazio a momenti più personali, come in  Si Che Si Può, e che non risulta propagandistico anche quando invece affronta temi politici o culturali come in Skinhead

2014
"Anime Corsare", disco a quattro mani dei Klaxon, tra i primi gruppi punk romani, e dei Gli Ultimi, in attività da qualche anno, è qualcosa di più di uno split, perché le band hanno contribuito l'una ai brani dell'altra. Nelle sei tracce a suo nome lo storico gruppo romano guarda con serenità alla propria esperienza con un solido e pulito punk rock animato da un piacevole ottimismo di fondo, come in Spirito Punk Rock . Meno convincente il risultato a nome dei ragazzi che con un eccesso di cupezza non riescono a replicare l'impatto del loro ottimo album d'esordio, a cui si avvicinano maggiormente in  Anime Vere. La copertina è opera di Zerocalcare.

Nessun commento:

Posta un commento

Il soldato SNAFU odia i Troll quindi, se devi trollare, fallo con stile e non farti scoprire!