sabato 27 febbraio 2016

BRAMBILLAS - "Volpe"


A circa un anno di distanza dall'ultimo LP "Carroarmato Vol. 1=0" torna il quartetto HC brianzolo con un EP tutto nuovo, ma tutto tutto.
Nato "da un'idea di Matteo Medda" (come recita la copertina), il 29 Febbraio uscirà per KillerDogz "Volpe", ma se da lui vi aspetterete lo spietato crossover che era imperante nell'ormai penultimo lavoro rimarrete delusi, almeno in parte: la creatività di Teo (ex Raindogs , band HC melodico meneghina ormai defunta) si fa subito sentire e la prima cosa che salta all'orecchio sono i toni più melodici usati in questi 5 pezzi, che rappresentano per la band un'evoluzione (o un cambiamento, decidete voi) netta rispetto al sound che li ha caratterizzati fino ad oggi, pur mantenendo una sicura continuità in alcuni punti fermi, come le urla di Minocci e il palm mute usato a profusione da Ivan Porcheria Lanzoni.

Parlando di struttura dei pezzi invece qui il gioco rimane simile al passato: i pezzi rimangono belli vivaci, con cambi di tempo e ritmiche molto presenti, con batteria (gran lavoro, tra l'altro) speditissima e rullate frequentissime con taglio di mani per chi scende sotto i 180 bpm, mentre invece è molto più presente la voce del sopracitato Teo, a cui è affidato il compito di armonizzare il cantato in contrapposizione alla voce principale; i testi invece anche se con un'impronta simile al passato sono meno indirizzati alla critica sociale e più al raccontare sensazioni ed esperienze: le due scelte secondo me tolgono un po' di rabbia al prodotto finale, anche se di certo la maniera in cui il cantato ti arriva addosso è tutt'altro che gentile.
Il basso è suonato in maniera tecnicamente eccelsa, con arpeggi, giri straveloci e quant'altro, forse a volte eccede un po' in tecnicismi con meno attenzione sulla "botta" ma resta un lavoro che nessun altro bassista che conosco riuscirebbe a fare, è da sentire è un gran piacere.

In generale "Volpe" è tecnicamente un lavoro coi controcazzi, molto vario nel suo essere di nicchia (basta pensare alla differenza tra la prima e l'ultima traccia, per avere in comune la base mi sembrano di estremi opposti), cattivo quanto basta pur sforando a tratti nella legge sulle unioni civili e con testi che il 90% delle band italiane che sento in giro dovrebbero chiudersi in casa e non scrivere mai più se non cartoline e altre cagate del genere. Personalmente preferivo di più l'approccio da tagliagole di "1 = 0" , ma se avete voglia di ascoltare dell'hc per un cazzo banale dategli una chance, non vi pentirete.

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