giovedì 25 giugno 2015

SNAFU 2.0: Marilyn Manson @ Alcatraz

Il soldatino di seme Frankee ci manda il report di Manson all'Alcatraz (17 giugno 2015). Noi siamo contenti del contributo e pubblichiamo per tutti i fan degli Hakan.

“Stronzo io che non ci credevo. Uno dei concerti più gridati, sudati e goduti a cui sia mai stato. Nel 2000 comprai Holy Wood, avevo 12 anni. Ne sono dovuti passare altri quindici per esserci live, ma ne è valsa la pena. Grazie Reverendo”. Cominciare un report da una frase postata a caldo su Facebook un’oretta dopo essere rincasato dall’Alcatraz potrebbe non essere il più rock n’ roll degli incipit, eppure quale modo migliore per rompere il ghiaccio?
A sei mesi esatti dall’uscita della sua ultima fatica, The Pale Emperor, Marilyn Manson e l’Hell not Hallelujah Tour fanno tappa a Milano in quel di via Valtellina 25. Alle 21 meno qualcosa l’Alcatraz è bello pieno (la data è sold out) e con una discreta presenza di donzelle, ad occhio una proporzione 50-50 coi maschietti.
Il Reverendo, icona rock indiscussa del rock anni Novanta (o perlomeno di un certo tipo di rock) non è più quello di una volta, ma non è una novità: da Holy Wood in poi (A.D. 2000) la sua stella è andata progressivamente offuscandosi, tutti i membri storici della band - ad eccezione del figliol prodigo Twiggy Ramirez - non ci sono più (John 5 e Ginger Fish si sono uniti a Rob Zombie, Madonna Wayne Gacy è addirittura in causa con lo stesso Manson) e il pubblico comincia ad assottigliarsi. E infatti si suona all’Alcatraz e non all’Ippodromo o al Forum come gli anni scorsi. Anche l’impatto mediatico, vero quid in più che garantì a suo tempo a Manson gli onori della ribalta, non è più lo stesso, anche perché di fronte alla masturbatrice folle Miley Cyrus o alla culona Nicky Minaj, il povero Marilyn rischia di fare la figura del chierichetto.
Per questo e per tanti altri motivi, lo spirito con cui mi avviavo al concerto non era dei più euforici. “Birretta in mano, me ne sto tranquillo e un po’ defilato. E visti alcuni recenti live poco incoraggianti su YouTube, speriamo non faccia troppo cagare”. 
Poi però succede che appena si spengono le luci e lo vedi salire sul palco ti ricordi che eri sono un ragazzino delle medie quando hai comprato nel giro di un mesetto tutti i suoi dischi. Ti ricordi di come li hai consumati nel lettore cd, libretto in mano per imparare a memoria il testo di ogni singolo pezzo. E soprattutto ti ricordi che il buon Mariolino è stato il primo, insieme a pochissimi altri, ad insegnarti da quale parte della barricata musicale saresti stato all life long.
Si parte forte: Deep Six, Disposable Teens e mObscene. E allora daje di gomiti per arrivare il più avanti possibile, petto nudo per spalmare il proprio sudore sui vicini e corde vocali a puttane dopo dieci minuti. Ecco, a proposito di corde vocali: la voce di Manson ormai è quella che è, e da metà concerto in avanti viene progressivamente meno (aspetto negativo numero 1 della serata). Per fortuna ci pensa una scaletta che guarda più agli anni Novanta che ai lavori recenti (pur con le apprezzate Deep Six, Third Day of a Seven Day Binge e No Reflection) ad agitare un pubblico sempre più caldo e capace di supportare a dovere il frontman sui classiconi Angel With Scabbed Wings, Rock is Dead, The Dope Show, Lunchbox (acclamatissima) e una Antichrist Superstar da delirio, col solito palchetto da cui il Reverendo ci invita a pentirci dei nostri peccati. Fra una pausa e l’altra (aspetto negativo numero 2 della serata: troppe interruzioni fra una canzone e l’altra!) si chiude in bellezza con l’inno The Beautiful People e Coma White. Dopodiché, spalle voltate al pubblico e via nel backstage senza manco un saluto. Ma va beh, sti cazzi…
Insomma, scordatevi gli show teatrali in grande stile a cavallo fra anni Novanta e Duemila. Pochi fronzoli e tanta sostanza, almeno finché il fisico regge: adesso Manson è questo, prendere o lasciare. Io comincio a mettere da parte i soldi per la sua prossima calata a Milano…

SETLIST
Requiem – Mozart
Live Intro 2014

Deep Six
Disposable Teens
mObscene
No Reflection
Third Day of a Seven Day Binge
Sweet Dreams
Angel With Scabbed Wings
Torniquet
Rock is Dead
The Dope Show
Lunchbox
Antichrist Superstar
The Beautiful People
Come Whithe

Nessun commento:

Posta un commento

Il soldato SNAFU odia i Troll quindi, se devi trollare, fallo con stile e non farti scoprire!