lunedì 10 ottobre 2016

Airbourne - Breakin' Outta Hell

Spinefarm Records - 2016

Tornano gli Airbourne con "Breakin'Outta Hell", quarto album del quartetto australiano guidato dall'istrionico Joel O'Keefe. Come era facile immaginare la band si mantiene fedele alla propria linea, sfornando un altro disco di hard rock energico e festaiolo in perfetta continuità con i lavori precedenti. La formula è sempre a base di riff sul modello di Angus e soci con una ritmica robusta e voce graffiante, per canzoni veloci e dirette. Il risultato è quindi ancora una volta ben riuscito, convincente nella sua semplicità. Apertura a fucili spiegati con la title-track, che si avvicina alla furia dell'album di debutto. Seguono poi il groove bluesy di Rivalry, scelta per il primo video, e il party anthem Get Back Up. Si continua a viaggiare a diverse velocità con It's Never Too Loud For Me, la scanzonata Thin The Blood e I'm Going to Hell For This. Down On You si rifà smaccatamente al sound solare dell'hard rock anni '80, in contrapposizione con la strafottenza losca di Never Been Rocked Like This. Su When I Drink I Go Crazy i ragazzi di Warrnambool danno il meglio, con un irresistibile scorribanda sonora. Do Me Like You Do Yourself  potrebbe essere un pezzo dei Judas Priest più leggeri. Degna chiusura affidata a It's All For Rock N' Roll, affettuoso tributo della band alla memoria di Sua Maestà Lemmy. 

Se volessimo trovare una differenza rispetto ai lavori precedenti,"Breakin' Outta Hell" sembra pervaso da un maggiore rilassatezza, che già traspariva nel precedente Black Dog Barking, che si riflette in una maggiore cura dei suoni a scapito di un pizzico di velocità e in un allegria spensierata che pervade l'intero lavoro. Non è cambiata l'anima festaiola e stradaiola della band, solo l'idea di festa che evoca sembra più quella di un un barbecue con ragazze discinte e birre fredde piuttosto che una sbronza di whisky con rissa annessa in qualche pub. Bene? Male? Al gusto di ognuno il giudizio, ma rimane il fatto che gli Airbourne siano tra i candidati migliori per tenere alta la torcia dell'hard rock nel nuovo millennio.

L'album - per il momento - lo potete ascoltare qui.


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